La Tomba Etrusca recentemente scoperta a Monte San Savino conferma ancora una volta l’importanza di questo antico popolo che ha modellato le terre ed i borghi toscani donando loro l’aspetto che tutti noi apprezziamo ancora oggi. La Tomba in questione è stata rinvenuta in un edificio del ‘600 accanto alla ex sinagoga, denominato “Casa del Trono del Rabbino”. Questo peculiare nome si deve ad un trono scavato nella pietra all’interno dell’edificio e ad una vasca usata per bagni rituali. Un tempo sinagoga della comunità ebraica locale, la Casa del trono del Rabbino venne poi lasciata in disuso a favore di una sinagoga più grande, edificata appunto accanto a questo luogo.
L’antico trono del rabbino è di fatto un ri-utilizzo di una antica tomba etrusca del V secolo a.C.: la scoperta si deve alla struttura del posto, perfettamente riconducibile ad una tomba etrusca ipogea, ed al motivo decorativo ricorrente del “cane corrente”, rinvenuto sullo schienale del trono. La recente scoperta dunque ricollega la storia del borgo al popolo degli etruschi e mostra come, grazie alle successive lavorazioni, quanto l’impronta data da loro sia stata importante nel corso dei secoli.
La Cisterna sotterranea di Monte San Savino, conosciuta da tutti come il “cisternone”, è un’opera che si trova al centro del borgo, sottostante il Palazzo del Monte, sede del Comune sin dall’epoca rinascimentale. Oggi questa opera di 400 metri è visitabile ed apprezzabile gratuitamente da tutti. Un tempo la popolazione di Monte San Savino si serviva delle acque raccolta nel cisternone, mentre oggi a sfruttare questa risorsa è il giardino pensile del municipio.